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Premesse.
Oggi, gli algoritmi giocano un ruolo centrale nella nostra vita quotidiana: da motori di ricerca a piattaforme di social media, da sistemi di raccomandazione a algoritmi di intelligenza artificiale complessi, questi strumenti informatici guidano le nostre scelte, influenzano le nostre decisioni e determinano i risultati che otteniamo.
Gli algoritmi sono diventati una risorsa preziosa per molte aziende e organizzazioni, in quanto consentono di automatizzare processi complessi, prendere decisioni rapide e fornire risultati personalizzati.
Un algoritmo è una strategia che nasce come risposta ad un problema, più questo verrà sviluppato e articolato, e più risposte sarà in grado di formulare a differenti quesiti.
Definizione legale dell’algoritmo:
Il nostro ordinamento non contiene una nozione specifica dell’algoritmo, nè tanto meno della sua tutela legale.
È bene però precisare che il Consiglio di Stato, Sezione Terza, 25 novembre 2021, sentenza n. 7891 in materia di sanità, ha cercato di definire il concetto di algoritmo come una sequenza di passaggi matematici volti a risolvere un problema tecnico.
Quale lo strumento legale per la sua tutela?
In molti Paesi, gli algoritmi al pari di software e romanzi possono essere considerati opere creative e protetti ai sensi della L. 633/1941 e della Convenzione di Berna.
Questo significa che l'autore dell'algoritmo ha il diritto esclusivo di riprodurlo, distribuirlo e concedere in licenza ad altri l'uso dell'algoritmo. Per ottenere in questo caso la protezione dei diritti d'autore, non è strettamente necessario registrare l'algoritmo presso l'ufficio competente per la proprietà intellettuale ma si suggerisce prevedere una tutela contrattuale minima che permetta di tenere lontano il rischio di vedersi sottratti questo asset senza uno stralcio di prova scritta.
E il brevetto può coprire il caso dell’algoritmo?
L’articolo 52 della convenzione sul brevetto europeo esclude le formule e i metodi matematici, ma chiarisce che se la funzione è quella di risolvere un problema tecnico la tutela brevettuale rimane lo stesso concessa.
Se quindi l'algoritmo presenta caratteristiche tecniche innovative e offre soluzioni tecniche a problemi tecnici specifici, potrebbe essere possibile depositare una domande per registrazione di brevetto.
I brevetti offrono una protezione più ampia rispetto ai diritti d'autore, ma richiedono un processo di domanda più complesso e rigoroso.
Un altro modo efficace e certamente più celere e meno dispendioso per la difesa dell’algoritmo è rappresentato dagli accordi di riservatezza e non divulgazione (NDA).
Questi accordi possono essere stipulati tra le parti coinvolte, come i dipendenti o i consulenti esterni che hanno accesso all'algoritmo.
Un NDA definisce le condizioni in cui l'algoritmo può essere utilizzato e stabilisce che le informazioni sull'algoritmo devono rimanere confidenziali.
Se una parte viola l'accordo di riservatezza, può essere soggetta a azioni legali per danni o altre conseguenze.
È importante notare che gli accordi di riservatezza non offrono una protezione assoluta, ma possono fungere da deterrente e fornire un'azione legale in caso di violazione.
Un’ultima interessante strategia per proteggere un algoritmo è attraverso l'utilizzo di licenze d'uso e accordi contrattuali.
Questi documenti stabiliscono i termini e le condizioni per l'uso dell'algoritmo da parte di terze parti. Possono specificare le limitazioni sull'utilizzo dell'algoritmo, i diritti di modifica o distribuzione e le modalità di pagamento per l'utilizzo dell'algoritmo.
Conclusioni:
Proteggere un algoritmo a livello legale è un processo cruciale per le aziende che desiderano preservare la proprietà intellettuale e impedire un uso improprio o non autorizzato.
Attraverso la contrattualizzazione dei diritti d'autore, l'utilizzo di accordi di riservatezza e licenze d'uso è possibile fornire una protezione legale abbastanza efficace per l'algoritmo, badando bene al rischio che molti algoritmi si basano su algoritmi e conoscenze preesistenti.
In conclusione, la protezione legale dell'algoritmo richiede una combinazione di strategie, che includono la tutela della proprietà intellettuale, accordi di riservatezza, licenze d'uso e il suo successivo monitoraggio.
Proteggere un algoritmo può richiedere tempo, risorse e consulenza legale specializzata, ma è un investimento fondamentale per le aziende che desiderano preservare la loro proprietà intellettuale e garantire che i loro algoritmi siano utilizzati in modo appropriato e vantaggioso.